Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino, non credo sia necessario, per riuscire, di nascere con una cazzeruola in capo; basta la passione, molta attenzione e l'avvezzarsi precisi: poi scegliete sempre per materia prima roba della più fine, ché questa vi farà figurare.
Pellegrino Artusi, “La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene, 1881”

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Compleanno J & G

In occasione del compleanno dei miei genitori ho voluto sperimentare e realizzare una versione moderna del "Trifle".
Trifle

Il Trifle deriva dalla ricca e creativa cucina inglese del periodo elisabettiano. Originalmente composta da una base di pasta morbida lievitata, intrisa di vino dolce (successivamente da madeira, porto o simile) arricchita da pezzetti di frutta, o frutti di bosco, e coperta da crema pasticciera (custard) e panna o crema di latte, (double cream), il Trifle sembra fosse un modo di recuperare gli avanzi dei ricchi pasti dell'epoca. Il termine trifle è sinonimo ancora oggi in Inghilterra di qualcosa di minore (la cui traduzione in italiano è “sciocchezza”). La versione odierna del Trifle, tradizionalmente compromessa dal rigore del puritanesimo e gli stenti della rivoluzione industriale, è a volte preparata con pan di spagna (sponge) e una sorta di crema senza uova (Bird's Custard: La formula della Bird's Custard è stata inventata nel 1837 da Alfred Bird perché la moglie, allergica alle uova, non poteva mangiare la normale crema pasticcera) al posto della crema pasticciera, e gelatina di frutta, (fruit jelly) ed il tono alcolico è generalmente basso.

Gli scozzesi preparano un dolce simile al Trifle, usando Drambuie o Whisky, che si chiama “Tipsy Laird”.




Tipsy Laird



Nel sud degli Stati Uniti una variante del Trifle è conosciuta come Tipsy cake. I panifici a New Orleans sono noti per la produzione di questi dolci realizzati a partire dai loro avanzi o dai prodotti da forno non venuti perfetti.

Tipsy Cake

  


Un dolce simile in Germania e in Austria si chiama Punschtorte.


Punschtorte


 Mentre in Italia, invece, troviamo la zuppa inglese.

Zuppa Inglese

L’origine della zuppa inglese (che già il solo nome, “inglese”, mi fa venire l’orticaria!) non è ben assodata ed è in sostanza impossibile trovare la sua certa derivazione.

Quasi sicuramente sotto sotto qualcosa di inglese c’è (purtroppo e forse per questo non mi fa “impazzire” come dolce). Infatti, la nostra zuppa pare essere la rielaborazione di un dolce rinascimentale anglosassone, per l’appunto il Trifle. Nell’antico Ducato di Ferrara la diplomazia omaggiava gli incontri con i britannici proprio con un Trifle fatto con ingredienti nostrani. Lo stesso sarebbe accaduto anche in Toscana. Col tempo questo Trifle modificato prese il nome di “zuppa inglese”.Il nome compare già alla fine dell’Ottocento nella “bibbia” della cucina italiana scritta dell’Artusi. La Romagna e la Toscana erano le sue patrie predilette. Oggi lo trovate in molte regioni italiane, ma ricordate: è un dolce artigianale a corta conservazione. Se ve ne offrono una porzione industriale lasciate perdere (questo vale anche per il Tiramisù).


                                                  Trifle Moderno


La mia versione moderna, consiste nel mettere uno strato di pan di spagna imbevuto con una bagna al “Kirsch” ricoperto da granella di biscotti ai cereali. Poi da uno strato di gelè alle fragole ricoperto da crema pasticcera leggera. Il tutto decorato con panna montata e fragole. Devo dire che era molto buono e mio padre ha molto apprezzato la mia versione, che in qualche modo gli ricordava il Trifle che mangiava da bambino e che gli faceva sua sorella.
Sicuramente è migliorabile in alcuni aspetti. Appena avrò l'occasione ne farò una versione ancora migliore!






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